Da Lunedì… Niente più dolci

Storie di una mamma

2013… Adios…

Certo che ho scritto molto in quest’anno…..

Sono felice, no meglio, felicissima di veder andar via quest’anno,.

Non ha portato nulla di buono, è stato un anno in cui amicizie storiche, che facevano parte della mia vita da sempre, si sono sgretolate come un castello di sabbia infranto da un onda. E non me l’aspettavo. E per questo ancora non ho trovato pace.

Gli ospedali ci sono stati, alla faccia del mio patto con quest’anno capriccioso. 

Il lavoro è una catastrofe, l’ultima cosa che ho fatto è mandare due lettere di licenziamento per mandare via gli ultimi rimasti della ditta per la quale ho dato sangue e tempo per ormai nove anni. Sono rimasta io e il mio capo a tirare avanti la baracca, perchè ormai di baracca si tratta. I debiti superano di gran lunga i crediti, e la fogna è sempre più vicina, tanto che a volte mi pare di sentirne l’odore.

Poi ci sono loro. I miei bimbetti. Aurora è una ruspettina, corre come una pallina, e dice due parole, forse tre, mamma, acua, cacca, per il resto se la ride. E’ diventata una bimba solare, che si adatta in ogni situazione. E’ serena dentro, non la ferma nessuno.

Leo è un piccolo ometto, mi stupisce ogni giorno, è sensibile, è rimasto sempre il mio bombolone….

Di tutto quest’anno catastrofico, ci sono stati 15 giorni di vacanza al mare, in campeggio, con la mia famiglia. E il solo ricordo mi aiuta a tirare avanti…

Cosa desidero per il 2014? un lavoro più stabile, per dare un futuro ai miei figli, e naturalmente LA SALUTE, che non mi scordo nemmeno un attimo che senza di quella nulla ha senso.

ORa sono le nove di sera, e come ogni sera dopo il bagnetto ai miei amori, il lettuccio con Aury mi aspetta.

Buon anno a tutti!!!

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E poi la vita ti frega

E poi ti rendi conto che la salute è un bicchiere di cristallo fragilissimo, che siamo tutti nelle mani di un destino a volte infame e beffardo, che ti fa credere che se sarai buono, se sarai un buon genitore e una brava persona non ti accadrà nulla di male. 

E poi ti rendi conto che non è vero che “alla nostra età” non ci si ammala. Ci si ammala, eccome. E pure in maniera grave.

E poi ti rendi conto, che in fondo ce la si può fare, che siamo programmati per la vita, e che il nostro cuore si è già messo in modalità “forza e coraggio”, e mentre ne parli stai già combattendo. La lotta è già iniziata e ogni sorriso è un passo avanti. 

E poi ti rendi conto che sarà dura, durissima, ma ce la faremo, e io questa volta sarò pronta a tendere mani, cuore e anima per aiutare, alleviare e cercare in tutti modi di essere presente in un momento, perchè sarà solo un momento, di grande difficoltà.

Amica mia, ci sono e ci sarò. Per ogni cosa. QUALSIASI COSA. Perchè tu con me avresti fatto esattamente lo stesso.

Ti voglio bene.

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La porta scorrevole

Una sera qualunque. Io, Aurora, Elfo e la mia mamma. Decidiamo di andare in un brico della nostra città.

Passo a prendere mia mamma, e mentre siamo quasi arrivati… inizio a sentire le prime avvisaglie di un mal di pancia. Di QUEI mal di pancia, che sfociano in disgrazia.

Esco dalla macchina calda, e tempo che sistemo Aurorina nel suo passeggino, vesto l’Elfo, chiudo la macchina, il freddo ha fatto precipitare la situazione. 

Inizio a sudare freddo. Gocce di sudore mi scendono lungo la schiena. E il dolore si impossessa di me. Sbianco. Mia mamma mi guarda e le vedo il terrore negli occhi.

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e mi dice “ti senti male????”

E io “mamma vado a cercare un bagno. Stai con i bimbi..”

E mi catapulto in cassa centrale per sapere dove sono ubicati i servizi igienici. Non sò se riuscirò a raggiungerli sana e salva. 

La signorina della cassa si sta limando le unghie, io mi avvicino, lei non mi guarda nemmeno impegnata com’è a farsi le unghie.

Urlooooo “dov’è il bagnooooo?????”

“Nel sottopiano…”

Oddio.. non ce la farò mai. Scavalco la gente, spingo una vecchietta che mi maledice in dialetto sardo… e vedo la porta. Mi avvicino e spingo, con tutte le forze, ma non si apre.

Mi avvicino al commesso, “Scusi ma ci vuole la chiave per il bagno?”

“no signora è aperto..”

Riprovo, spingo con i piedi, prendo a spallate la porta ma non si apre.

Ad un certo punto mi arriva una voce, da lontano un commesso ha visto cosa stavo facendo… e mi urla “Signoraaaaaaaaaaaa guardi che la porta è scorrevoleeeeee”

E’ proprio il caso di dirlo… CHE FIGURA DI MERDA!!!!!!!

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Buon Anno!!!

E allora???

Senti 2013, facciamo un patto, niente ospedali quest’anno.

Va bene se restiamo così, senza aumenti di stipendio, i nostri milleuro ci bastano, o ce li faremmo bastare.

Mi basta vedere la salute nei volti dei miei cari. Tutto qui. Niente pantaloni firmati, niente viaggi strepitosi, per quanto mi farebbe piacere  non lo nego… ma cedo tutto in cambio della salute. Il 2012, questo mi ha insegnato. Che non c’è nulla che valga di più.

Poi ci sono loro i miei figli. I miei meravigliosi bambini, che sono la mia ragione di vita. Che io e DaniMarito ancora ci incantiamo a guardarli insieme, che ancora non ci crediamo che quel batuffoletto rosa sia in grado di gridare così tanto, che alla Callas le fà un baffo… Che le notti insonni questa volta non sono state poi così disastrose, eravamo già genitori, già abituati, già calati nella parte da anni… in fondo avevamo avuto un maestro esemplare delle notti in bianco  il nostro Elfo.

2013 allora siamo d’accordo? niente scherzi. Io sarò buona, te lo prometto. Sarò paziente quando Elfo rovescerà il latte sul divano, e sarò paziente quando Aurora si sveglierà la milionesima volta di notte, sarò una brava persona. Farò pure beneficenza. Di quella vera, quella che non si racconta.

Ecco il patto è fatto. Dai felicità a tutti, i soldi vanno e vengono. Pazienza se saranno pochi. Non m’importa. Voglio gioia e sorrisi…

3… 2…. 1……………… Buon Anno!!!!

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Buon Natale

E un altro Natale è qui. Dietro l’angolo.

Un anno fà, una cicogna fece un salto a casa nostra… per rivolare veloce lasciandoci solo l’amaro di un illusione. E’ stato un Natale triste, ma quella tristezza l’abbiamo dovuto tenere stretta dentro di noi, visto che nessuno sapeva di quella cicogna frettolosa…

Oggi a distanza di un anno, sò con certezza che quella cicogna aveva il compito di verificare se eravamo pronti ad accogliere Aurora. Perchè, dopo un mese da Natale, un test ci disse che “quella” era la volta buona. E che dopo 9 mesi avremmo avuto la benedizione di diventare nuovamente genitori…

Ma in quei nove mesi, abbiamo camminato su una strada sempre e solo in salita, lastricata di ospedali e malattia. Ma io sapevo con certezza che Aurora era lì, accucciata dentro di me, per dirmi di “non mollare” ed è stata lei a fare coraggio a tutti. Sopratutto alla sua Nonna. Che vedeva nella mia magica pancia, la sua consolazione. Che sapeva di DOVER guarire per poter abbracciare la sua nipotina. 

E di ospedali ne abbiamo visti sino al giorno della sua nascita… io nel reparto maternità, mia mamma nel reparto di cardiologia a mettere ordine al suo cuore capriccioso. 

Separate nel giorno più bello della nostra vita. Come se il destino avesse voluto pareggiare i conti, lasciandoci separate come quando 8 mesi prima, mia mamma veniva operata per buttare via quel tumore e io stavo a casa con un influenza che mi fece stare così male da non aver la forza di alzarmi da letto….

Ed è per questo motivo che questo Natale è magico, forse il più magico che io abbai mai trascorso. PErchè sono vicina alle persone più importanti della mia vita. Perchè Aurora è qui con noi, in braccio alla mia mamma, e vederle insieme è per me un grosso dono. 

Ed è per questo motivo, che stamattina quando Manumarito mi ha chiesto cosa desiderassi, gli ho risposto “nulla, sono felice così”.

Buon Natale a tutti!!!!Image

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80 giorni

80 giorni. Sono già passati 80 giorni.
Non riesco ancora a togliermi il pigiamo prima dell’ora di pranzo.
Riesco a malapena a cucinare un pasto caldo… ma spesso è mio marito che porta cibo cotto in rosticceria.
Ho bisogno di una ceretta, e di un colore ai capelli, e magari anche un bel taglio.
La mia casa inizia a mostrare i segni della trascuratezza di cui è vittima.
Ma sono felice. Mai come ora. I sorrisi dei miei bimbi sono la mia ricompensa, mi fanno credere che nonostante tutto sto facendo un bel lavoro con loro… sono la loro mamma 24 ore al giorno. E se loro sono così sereni, allora lo sono anche io.
E ancora, ogni giorno, ringrazio Dio per avermi donato i miei bambini…

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Battesimo – Parte 2

La missione è compiuto. Ho trovato un prete compiacente che ha accettato le due madrine per la mia bimba. E’ stata dura, ma alla fine ho vinto io.

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Il Battesimo – Parte 1

Credo in Dio. In un Dio buono e giusto. Che ami le persone per come sono, e che riesca a vedere in loro la bontà dell’animo. A prescindere dal loro sesso, dal colore della pelle, da con chi vanno a letto. Niente pregiudizi, dunque.

Dio però deve passare per la Chiesa. Che interpreta a modo suo, il pensiero di Dio. Lo rivisita, diciamo così.

E la Chiesa detta legge. Non porta in giro la parola di Dio, porta in giro la parola dei preti, dei vescovi e compagnia… Predica l’uguaglianza, la fratellanza… Predica bene, ma poi se c’è da fare i conti con la vita reale, CHIUDE gli occhi. Non vuole vedere il passare del tempo e i cambiamenti che questo porta nella società. Certo che la bibbia non poteva vietare l’uso del preservativo … ai tempi in cui è stata scritta NON esistevano!!!! Questo è solo un esempio….

Così mi sono scontrata con la Chiesa per il battesimo della mia bimba. Si è deciso che Aurora avrebbe avuto 2 madrine. Mi sembrava una cosa normale, vista tra l’altro in qualche battesimo, fuori della mia città.

SACRILEGIO!!!! Non ho trovato nessun prete disposto a celebrare il battesimo con due madrine. Tutti però hanno dato una versione diversa. Chi parlava di due madrine = due lesbiche, chi diceva che dovevano sostituire mamma e papà .. chi invece decantava articoli di diritto canonico.

Ma io mi chiedo CHE MALE C’E’??????? Se io desidero due madrine per mia figlia, che mi sostituiscano nel caso io non ci sia più, è MIA figlia, a loro che importa?? E sopratutto ‘sti preti che non hanno figli, come possono capire le esigenze di una famiglia???

Sono arrabbiatissima. E non mi arrendo. Continuerò a cercare un prete disposto a celebrare questo battesimo con due madrine.

La battaglia non è persa. E’ appena cominciata.

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Sarà l’Aurora…

E’ arrivata con un pianto leggero, dopo un parto meraviglioso. Il parto che avevo sempre sognato.
E’ arrivata portando con se la vita, e io e danimarito siamo ridiventati genitori. Per la seconda volta.
3,5 kg di bontà. E la gioia è sempre la stessa, immensa, indescrivibile, che solo chi è genitore può capire davvero.
E mentre la tenevo in braccio, morbida e calda, capivo che la mia vita aveva un vuoto che la mia bimba aveva colmato. E’ il mio riscatto. Per la sofferenza provata nel primo parto…
Oggi a distanza di poco più di un mese, sono innamorata dei miei figli. Oggi Elfo, le ha detto “sorellina ti voglio bene”, con un tono di voce dolce dolce… E io tra loro due mi sono sentita stretta in un abbraccio senza fine. I miei due meravigliosi bimbi…
Ora è in braccio con il suo papà, l’unico che riesce a farla smettere di piangere oltre al mio seno, dove passerebbe ogni minuto della sua minuscola vita…
Buona vita amore mio!!!!

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Ascella pezzata colpisce ancora

Ecco.

Questa è l’immagine che mi è apparsa stamattina, al mio ingresso in studio.

Ascella pezzata era seduto sulla sua sedia, e io per andare nel mio ufficio, gli devo passare dietro.

E questo è quello che ho visto.

Volevo condividerlo con voi. Sono cose che ti cambiano la giornata.

L’ho immaginato in costume, al mare. E questo pensiero mi ha rallegrato tutta la mattinata….

Buona giornata amici!!!!

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